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Oltre il segno. Derrida e l'esperienza dell'impossibile 🔍
FrancoAngeli, 2001
Carmine Di Martino 🔍
description
La decostruzione derridiana interroga radicalmente il nostro rapporto con quella memoria e quel luogo che chiamiamo Europa, Occidente, con la sua (doppia, aporetica) matrice (greca ed ebraico-cristiana insieme). "Qualcosa di unico è in corso in Europa, in ciò che ancora si chiama Europa, anche se non si sa più bene che cosa si chiami in questo modo. Di fatto a quale concetto, a quale individuo reale, a quale entità determinata si può, al giorno d'oggi, conferire questo nome? Chi ne traccerà le frontiere?" (J. Derrida, Oggi l'Europa ).
Il destino dell'Occidente, quindi della filosofia - della morale, della politica, del diritto a essa intrecciati: ecco in breve la questione portante del libro. Che ne sarà dell'Europa, della razionalità filosofica, nel momento in cui essa sembra, attraverso il suo "compimento" nelle tele-tecno-scienze, non possedere più confini - avendo in certo modo inglobato l'intero pianeta -, ma anche nel momento in cui essa perviene a una radicale storicizzazione e relativizzazione di se stessa? Che rapporto abbiamo con la verità e il luogo della nostra figura di occidentali, di uomini "razionali" e "democratici", noi che abbiamo imparato a fare di tutto la "storia" e a "storicizzare" anche questo stesso discorso? Come rispondere dell'eredità ricevuta? Proprio di questo si tratta nella decostruzione derridiana.
Emerge così dalle pagine del volume un'altra immagine della decostruzione, ben diversa da quella che ne farebbe o un metodo di vivisezione testuale oppure una pratica estetizzante, che traghetterebbe definitivamente la filosofia sulle sponde di un relativismo accomodante. L'autore, distanziandosi in ciò da una "prima" ricezione, non solo italiana, di Derrida, rimarca come la pratica filosofica derridiana delinei piuttosto e sempre più acutamente - proprio attraverso i temi della différance , dell'evento, dell'impossibile - il fronte di una "rottura" con quello che si potrebbe chiamare il carattere conciliante dell'ermeneutica contemporanea, almeno in taluni suoi sviluppi, restituendo il pensiero alla responsabilità di pensare l'evento di ciò che avviene invece che giustificarne o inventariarne gli effetti.
Il destino dell'Occidente, quindi della filosofia - della morale, della politica, del diritto a essa intrecciati: ecco in breve la questione portante del libro. Che ne sarà dell'Europa, della razionalità filosofica, nel momento in cui essa sembra, attraverso il suo "compimento" nelle tele-tecno-scienze, non possedere più confini - avendo in certo modo inglobato l'intero pianeta -, ma anche nel momento in cui essa perviene a una radicale storicizzazione e relativizzazione di se stessa? Che rapporto abbiamo con la verità e il luogo della nostra figura di occidentali, di uomini "razionali" e "democratici", noi che abbiamo imparato a fare di tutto la "storia" e a "storicizzare" anche questo stesso discorso? Come rispondere dell'eredità ricevuta? Proprio di questo si tratta nella decostruzione derridiana.
Emerge così dalle pagine del volume un'altra immagine della decostruzione, ben diversa da quella che ne farebbe o un metodo di vivisezione testuale oppure una pratica estetizzante, che traghetterebbe definitivamente la filosofia sulle sponde di un relativismo accomodante. L'autore, distanziandosi in ciò da una "prima" ricezione, non solo italiana, di Derrida, rimarca come la pratica filosofica derridiana delinei piuttosto e sempre più acutamente - proprio attraverso i temi della différance , dell'evento, dell'impossibile - il fronte di una "rottura" con quello che si potrebbe chiamare il carattere conciliante dell'ermeneutica contemporanea, almeno in taluni suoi sviluppi, restituendo il pensiero alla responsabilità di pensare l'evento di ciò che avviene invece che giustificarne o inventariarne gli effetti.
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Decostruzione e filosofia
(Un gesto iperfilosofico; La filosofia, l'Europa; Destruktion, Abbau, Déconstruction; Genealogia e decostruzione; Il decostruirsi e la decostruzione)
Fenomenologia e scrittura
(La differenza rimossa; Il trattamento della scrittura; Husserl e il problema dell'origine; Linguaggio, scrittura, idealità; La pratica della scrittura; La possibilità come impossibilità)
La coscienza e la voce
(L'esteriorità del discorso; Il segno e il silenzio del pensiero; L'idealità del segno; L'improduttività dell'espressione; Lo specchio della voce; L'autocoscienza e la parola; L'effetto retroflesso)
La différance, l'impossibile
(La différance; Dialettica e contaminazione; Heidegger e il compimento della metafisica; La kinesis della donazione; Le due facce della différance; La traccia; Scrittura e decostruzione; Spaziamento e temporeggiamento; L'impossibile e l'evento)
La politica e l'indecostruibile
(La dislocazione dei luoghi; La "vita tecnica"; Il movimento di ex-appropriazione; L'ospitalità dell'altro; Etica prima dell'etica; La legge e le leggi; Al di là del principio di fraternità; Amicizia senza comunità; Democrazia a-venire; Decostruzione e giustizia; "Fare la verità")
(Un gesto iperfilosofico; La filosofia, l'Europa; Destruktion, Abbau, Déconstruction; Genealogia e decostruzione; Il decostruirsi e la decostruzione)
Fenomenologia e scrittura
(La differenza rimossa; Il trattamento della scrittura; Husserl e il problema dell'origine; Linguaggio, scrittura, idealità; La pratica della scrittura; La possibilità come impossibilità)
La coscienza e la voce
(L'esteriorità del discorso; Il segno e il silenzio del pensiero; L'idealità del segno; L'improduttività dell'espressione; Lo specchio della voce; L'autocoscienza e la parola; L'effetto retroflesso)
La différance, l'impossibile
(La différance; Dialettica e contaminazione; Heidegger e il compimento della metafisica; La kinesis della donazione; Le due facce della différance; La traccia; Scrittura e decostruzione; Spaziamento e temporeggiamento; L'impossibile e l'evento)
La politica e l'indecostruibile
(La dislocazione dei luoghi; La "vita tecnica"; Il movimento di ex-appropriazione; L'ospitalità dell'altro; Etica prima dell'etica; La legge e le leggi; Al di là del principio di fraternità; Amicizia senza comunità; Democrazia a-venire; Decostruzione e giustizia; "Fare la verità")
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2020-07-13
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